Ultimo agggiornamento : 26 gennaio 2024
Sul territorio italiano, un impianto fotovoltaico da 6 kW produce in media circa 6.500 – 7.000 kWh all’anno, con cifre ovviamente più alte al sud e leggermente più basse al nord.
Il principale fattore che influisce sul rendimento di un impianto fotovoltaico è la capacità di irraggiamento della casa, dovuta alla sua posizione e esposizione. Inoltre, ci possono essere anche delle variazioni dovute dalle condizioni meteo della zona, dalla effettiva potenza del modulo scelto e dalla sua corretta manutenzione (intesa come pulizia e funzionalità dei componenti).
Lo scambio sul posto (SSP) è un meccanismo che valorizza l’energia prodotta dal tuo impianto e successivamente immessa in rete. Grazie a un meccanismo di compensazione economica tra immissioni e prelievi, lo SSP tiene conto di tutta l’energia prodotta: sia quella immessa in rete che quella utilizzata per i consumi della propria abitazione.
L’impianto fotovoltaico è un sistema che non prevede alcuna manutenzione continuativa, tranne nel caso in cui riscontrassi un calo di performance. In questa rara circostanza (in media tra l’1% e il 3% dei casi negli impianti su tetti inclinati) potrebbe essere necessaria la visita di un tecnico per controllare se ci siano dei problemi o se i pannelli fossero semplicemente sporchi a causa degli agenti atmosferici.
Secondo il riferimento utilizzato da ARERA, in merito al fabbisogno di energia elettrica annuo di una famiglia di 4 persone con una potenza impegnata di 3 kW, è possibile stimare un consumo giornaliero di circa 7,5 kWh.
Fino al 31/12/2024 Tutta l’Energia immessa in rete dall’impianto fotovoltaico, viene pagata dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) con una tariffa variabile e mediamente di circa 0,16 € a kWh
Si prevede l’introduzione di un incentivo fisso di 80 €/MWh, oltre a una tariffa premio fino a un massimo di 120 €/MWh, la quale varierà in base alla posizione geografica dell’impianto e dell’irraggiamento solare: circa 4 €/MWh in più per le regioni centrali e 10 €/MWh in più per quelle settentrionali.
Una lunga garanzia sull’installazione degli impianti fotovoltaici è un aspetto essenziale per investire con serenità nelle energie rinnovabili, considerando che la spesa iniziale viene recuperata attraverso il risparmio sui costi in bolletta e le detrazioni fiscali generando un beneficio economico solo dopo alcuni anni.
La durata minima delle garanzie di legge è di almeno 2 anni per i difetti di fabbricazione e la conformità del prodotto, sebbene molte aziende offrano una copertura molto più lunga, grazie a processi produttivi sempre più efficienti e tecnologie fotovoltaiche altamente affidabili. Per quanto riguarda il calo di rendimento, invece, la garanzia minima è di 20 anni, ma anche in questo caso alcune società propongono condizioni migliori.
Le migliori aziende del settore offrono sui pannelli fotovoltaici una garanzia di 25 anni, una copertura più che sufficiente considerando che ci vogliono in media 8-10 anni per ammortizzare la spesa iniziale e la vita utile degli impianti è di circa 25 anni.
I pannelli fotovoltaici non solo l’unico componente di un impianto che sfrutta l’energia solare per la produzione di elettricità. Infatti, un dispositivo fondamentale è l’inverter. Si tratta del sistema che converte l’energia elettrica in corrente continua in corrente alternata, affinché possa essere usata per l’autoconsumo, la cessione alla rete e la ricarica delle batterie del sistema di accumulo.
Naturalmente esistono delle tutele anche su questi componenti quando si acquista un impianto fotovoltaico, ma sono diverse rispetto a quelle dei moduli. La garanzia standard per l’inverter fotovoltaico è infatti di 5 anni, ma alcune aziende offrono una durata superiore arrivando anche a 10 anni. Anche la garanzia per le batterie di accumulo fotovoltaico è in genere di 5 anni, tuttavia si possono trovare società che propongono coperture più lunghe.
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